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al testo di Rosetta Sacchi
Pesa la chioma
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Pesa la chioma. La chioma fosca e spessa. E l’occhio allontana dal tronco poderoso che ora al confronto esile appare. Un gemito sale tra i fumi del mattino e il rantolo del vento disperde un cinguettio. Muovo nel mio cammino. I piedi miei già stanchi. I miei passi lenti. Le tue radici salde. Così pare. Stiamo noi due soli tutt’intorno il silenzio: quiete e ristoro. Preghiamo. Ognuno nel modo che sappiamo. |
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Dedalus
- 03/08/2021 23:07:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Questo mio commento vuole essere solo una mera espressione del mio pensiero su come dovrebbe esser ciò che pensiamo, me per primo, esser poesia. Già in altro tempo ho espresso questo mio pensiero: "Poesia è uno dei tanti modi di esprimere in assoluta libertà ciò che si pensa, ciò di cui si vive, e di vedere tutto ciò che ci circonda, che in altre parole e ridotto all’essenza si traduce in Poesia = libertà assoluta d’espressione. La poetessa in questa lirica ce ne dà un’ampia conferma "Pesa la chioma. La chioma fosca e spessa/E l’occhio allontana dal tronco poderoso/che ora al confronto esile appare" ed ancora una volta la sua narrazione diventa stringente e marcata nel descrivere il mattino con i suoi fumi che si levano dai casolari stanchi al primo risveglio e quel gemito che sale. Non riconoscere a versi di siffatta bellezza un’importanza di rilievo sarebbe per me una negazione totale di tutto ciò che si può chiamare poesia.
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